Graduatorie di istituto: se il docente non compila il modello B perché la segreteria non ha caricato la domanda, su chi ricade la responsabilità?
Il rifiuto del Ministro ad una proroga per la compilazione del modello B ha messo in allarme i docenti che non sono ancora riusciti ad accedere all’istanza perché la segreteria scolastica non ha ancora inserito a sistema la domanda.
Come dicevamo, il Miur ha dato alle segreterie scolastiche e ai docenti la stessa data ultima per portare a termine le operazioni di propria competenza, ossia il 25 luglio. E se anche nella nota con cui il Miur ha prolungato il periodo utile per le segreterie per valutare le domande, si chiedeva di inserirle entro il 13 luglio, alcuni uffici non hanno comunque fatto in tempo. E alcune segreterie dichiarano di avere lavoro fino al 25 alle 14. Pertanto a questi docenti malcapitati rimarrà solo il pomeriggio e sera del 25 luglio per poter compilare il modello, scongiurando malfunzionamenti, domanda caricata in maniera errata, ritardi vari.
In ogni caso, raccomandiamo ai docenti di avere pronto il codice personale, in modo da non dover perdere ulteriore tempo. (come si recupera)
E ancora, questi docenti non devono avere nessun impegno per quella data, a questo punto imposta dal Ministero. E per loro il tempo utile si riduce sensibilmente, con il rischio di non riuscire a completare l’operazione.
Il Ministero infatti nel comunicato in cui annuncia che alla sera del 18 aprile già il 30% dei docenti avevano caricato il modello B non specifica quante domande non sono state ancora inserite dalle segreterie. Parliamo di ciò che non va invece di dirci ciò che va (dopo mille tentativi e un weekend trascorso inutilmente davanti al pc).
Poniamo che un docente non riesca a compilare il modello B perché la segreteria carica la domanda veramente all’ultimo minuto, e il docente in questione non riesce per vari motivi a portare a termine l’operazione.
A questo punto di chi sarà la responsabilità?
Non pensa il Ministero che si dovrà prevedere una situazione del genere e nel caso riaprire i termini per coloro che si sono trovati in tale situazione? In ogni caso consigliamo ai docenti di provare ad accedere ogni giorno per verificare se la domanda è stata caricata e nel caso salvare uno schreenshot della pagina, che dimostri la mancata responsabilità del docente e la volontà di compiere l’operazione nei tempi indicati dal Ministero.
Qui di seguito una lettera che mette in evidenza questa problematica
“Francesco Muccari – Il diniego del Ministro Valeria Fedeli in merito alla richiesta di una proroga per la compilazione del modello B di scelta delle sedi viola il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione della Repubblica: i docenti che ancora non sono stati inseriti a sistema dalle istituzioni scolastiche sono parte danneggiata, poiché a cinque giorni dalla scadenza dei termini, non potranno godere degli stessi tempi di cui si sono potuti avvalere i colleghi le cui istanze di inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto sono state istruite correttamente.
Disporre un trattamento diverso determinerà la necessità per molti colleghi docenti di rivolgersi al giudice amministrativo, con ovvie conseguenze sanzionatorie per l’Amministrazione.
Piuttosto che accelerare su un irragionevole cronoprogramma sarebbe stato più opportuno concedere giusti tempi alle segreterie scolastiche gravate da un eccessivo carico di lavoro, e ai docenti costretti ad utilizzare un sistema come Istanze on line inidoneo a garantire un corretto utilizzo da parte di tutti gli utenti.
Ecco il paradosso: da una parte c’è un ministero fatto di sottosegretari silenti e un ministro indolente che non intende concedere alcuna proroga per non correre il rischio di allungare i tempi per la copertura delle cattedre, dall’altra i docenti che avendo diritto a ricoprire quelle stesse cattedre dovranno rivolgersi ai tribunali per ristabilire la legalità.
Siamo alle solite. Le parole sono stanche.