Gli studenti promuovono la Dad: più comoda, tempi di studio più autonomi, modo di apprendere più moderno

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La scuola in presenza viene preferita per la socialità, ma anche perché priva di una serie di difficoltà. Ma la Dad, didattica a distanza, ha per gli studenti comunque anche elementi positivi. Appare più comoda, rende i tempi di studio più autonomi e il modo di imparare viene percepito come più ‘moderno’.

Emerge dall’edizione 2021 dell’indagine sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD su un campione nazionale rappresentativo di oltre 10500 studenti di età compresa tra i 13 e i 19 anni.

Della Dad, con tutti i suoi limiti, legati in particolare alla fase iniziale di organizzazione, secondo il rapporto “gli studenti hanno però anche segnalato dei punti a favore”.

“Se si esclude l’aspetto della comodità (minor perdita di tempo negli spostamenti, indicato dal 57% degli studenti delle superiori e dal 38% degli studenti delle medie inferiori) – si legge infatti – circa un quinto del campione (un terzo riferenodosi solo alle scuole medie inferiori) ha indicato la maggiore autonomia nei tempi di studio e un ulteriore 20% ha indicato la maggiore responsabilizzazione nello studio o il modo complessivamente più moderno di studiare”

 Come gestire poi la didattica a distanza in futuro? Se il 40% degli studenti delle superiori e il 47% delle medie afferma nettamente che deve essere messa in soffitta, il 40% (che ai licei raggiunge il 45%) sostiene che sarebbe interessante integrare la normale attività scolastica con qualche attività online. Fino ad arrivare ad un 12% che gradirebbe mantenere online un’attività prevalente.

In un anno, da maggio 2020 a maggio 2021, scende di un 10% netto la percentuale di studenti che non vorrebbe più utilizzare, nemmeno in modo complementare, la didattica a distanza.

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