Giornata legalità USR Lombardia, Delia Campanelli: tema sentito a livello nazionale
Comunicato USR Lombardia – “Con l”iniziativa di oggi si sottolinea l’importanza della consapevolezza di crescere dei cittadini liberi. Si evidenzia, inoltre, la corresponsabilità tra istituzioni e studenti, che al pari degli adulti contribuiscono a sviluppare comportamenti consapevoli nel rispetto della legalità”.
Così il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Delia Campanelli, in occasione della giornata di valorizzazione dei forum per quanto riguarda i centri provinciali per la legalità.
L’iniziativa promossa a Palazzo Lombardia riunisce studenti e istituzioni in una giornata di festa e riflessione su un valore, quello della legalità, che per il direttore Campanelli va condiviso a livello paritario da tutti gli attori in campo.
Si tratta, ha continuato il direttore generale Usr Lombardia, “Di un tema sentito da tutta la scuola nazionale e da più di un anno abbiamo istituito i centri provinciali per la legalità che hanno promosso iniziative di ogni genere su questa tematica, raggiungendo delle pratiche e dei livelli di consapevolezza decisamente alti. La giornata di oggi fitta di impegni, con stand, orchestre e iniziative che vedranno i ragazzi partecipi ma soprattutto protagonisti”.
I CPL lombardi sono il frutto di una convenzione tra Ufficio Scolastico Regionale e Regione Lombardia, che ha dato stimolo alle scuole e ai diversi enti dei territori regionali per uno straordinario patto educativo e di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata. Il tutto attraverso l’utilizzo di strumenti quali la conoscenza, la consapevolezza, l’impegno e l’alleanza culturale.
Tra danze e intonazioni dell’inno nazionale da parte degli studenti, la giornata si è aperta con il convegno dal titolo: “L’impegno del sistema di istruzione lombardo e della Regione Lombardia nel contrasto alla corruzione e criminalità organizzata”.
All’evento che si è svolto presso l’auditorium Testori di palazzo Lombardia, sono intervenuti oltre al direttore generale, Delia Campanelli, l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Simona Bordonali, il segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci, Luciano Caimi, rappresentante dell’autorità nazionale Anticorruzione e Paolo Sciascia della direzione generale per lo studente del Miur.
Nel corso del suo intervento il direttore generale dell’Usr Lombardia, Delia Campanelli ha tenuto a precisare che: “L’acronimo CPL nella scuola lombarda è entrato nel linguaggio ormai riconosciuto di dirigenti e docenti tanto da essere stato inserito nel glossario del nuovo sito web dell’USR Lombardia, comparendo in un elenco che richiama la grammatica della scuola nazionale, a dimostrazione del fatto che sono entrati a pieno titolo nelle nostre comunicazioni formali.
L’Ufficio che rappresento sta lavorando per garantire la costituzione infatti di strutture progettuali che possano entrare nei sistemi complessi di cui è fatta la società civile in modo stabile e riconosciuto, non come meteore progettuali che rischiano di essere dimenticate e di non entrare in una storia riproducibile, da difendere, da ricordare, da sviluppare e da affidare”.
Inoltre, ha ribadito, “Questa con i CPL, è stata un’operazione riuscita che in giornate come quella di oggi si mostra in tutta la sua concretezza. Con i Centri di Promozione della Legalità noi non vogliamo limitarci alla “rappresentazione” della legalità ma vogliamo lavorare perché vincano comportamenti e scelte che si ispirino a condotte legali, trasparenti, non corrotte che partano proprio dalla scuola”.
Infine, nel salutare gli altri relatori, il direttore Delia Campanelli ha concluso il suo intervento citando i giudici Falcone e Borsellino: “La mafia non è affatto invincibile. È un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, un’evoluzione e avrà, quindi, anche una fine (G. Falcone). La lotta alla mafia deve essere un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità (P. Borsellino)”.
Ufficio stampa Usr Lombardia