Chiamata diretta, certezze e nodi irrisolti. Il punto

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L’Ipotesi di CCNI concernente la mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2017/18, come abbiamo già riferito, ha superato l’esame del Bilancio, tuttavia l’iter non è ancora concluso, per cui la presentazione delle domande, le cui date saranno indicate dall’Ordinanza Ministeriale, slitta al mese di aprile.

Mobilità, firma slitta ad Aprile. Resta nodo ruolo collegio dei docenti in chiamata diretta

La firma definitiva del Contratto, da parte delle organizzazioni sindacali, inoltre, è tutta’altro che sicura, considerato che ancora non si è raggiunto l’accordo sulla chiamata diretta e che i due contratti (mobilità e chiamata diretta) sono legati l’uno all’altro, almeno secondo quanto affermato dagli stessi sindacati, per cui se non si raggiunge la “quadra” sulla chiamata diretta non si firma nemmeno il CCNI sui trasferimenti e passaggi.

Il principale punto di disaccordo, relativamente alla chiamata diretta, riguarda il ruolo del Collegio dei docenti nella scelta dei requisiti da inserire negli avvisi e sulla base dei quali verranno “chiamati” i docenti titolari nell’ambito in cui si trova la scuola. Per i sindacati il Collegio deve deliberare i requisiti e non esprimere un semplice parere; per il Miur, al contrario, il Collegio deve esprimere un semplice parere, lasciando così ampia discrezionalità al dirigente scolastico.

In attesa dei prossimi incontri tra Miur e OO.SS., facciamo il punto su quelle che sono le certezze, almeno allo state dell’arte, riguardanti la chiamata diretta.

Requisiti

Il  Miur elaborerà un elenco di 27 requisiti, tra i quali scegliere quelli da richiedere negli avvisi secondo quelli che sono i bisogni formativi della scuola. Tra i requisiti non rientrano gli incarichi assegnati dal DS (collaboratore, vicario…), secondo quanto stabilito nell’incontro del 7 marzo.

Tra i titoli valutabili rientrano le certificazioni linguistiche, informatiche, le specializzazioni per il CLIL e per Italiano L2.

Il numero di requisiti da inserire negli avvisi rappresenta un punto sul quale non è stato raggiunto un accordo definitivo, sebbene le distanze non siano notevoli: il Miur vorrebbe fossero 6, i sindacati 3/4.

Colloquio

La legge n. 107/2015 prevede la possibilità che il dirigente scolastico, nell’ambito della scelta dei docenti dell’ambito, possa far ricorso ad un colloquio (i cui esiti dello scorso anno scolastico sono ben noti a tutti). Proprio il colloquio è stato uno dei punti di maggior contrasto tra le parti, poi comunque superato.

Stando a quanto stabilito nell’incontro del 15 febbraio, la procedura di Chiamata diretta per l’a.s. 2017/18 non prevede che il DS possa fare ricorso al colloquio.

Procedura

Qualora si raggiungesse l’accordo sul ruolo del Collegio dei Docenti, la chiamata diretta dovrebbe svolgersi secondo la seguente procedura:

1. definizione, da parte del Miur, dei requisiti sulla base dei quali deve avvenire la scelta del docente titolare di ambito;

2. scelta dei requisiti e del loro ordine di priorità da parte delle Scuole (solo da parte del DS “sentito il Collegio dei docenti”, se prevarrà la linea Miur, o congiuntamente da DS e Collegio dei docenti con delibera da parte di quest’ultimo, se prevarrà la linea sindacale);

3. elaborazione dell’Avviso da parte della Scuole con l’indicazione del posto/cattedra disponibile e dei requisiti richiesti;

4. candidature dei docenti alle scuole (se tutto resta come lo scorso anno scolastico);

5. scelta del docente rispondente ai requisiti richiesti nell’Avviso.

Un aspetto da chiarire, infine, riguarda quelle situazioni in cui dovesse esserci parità di requisiti tra più docenti concorrenti. La Gilda aveva proposto (prima che il  Miur cedesse sul colloquio) di fare riferimento, nei citati casi di parità, all’anzianità di servizio.

In attesa del prossimo incontro, auspichiamo che si raggiunga al più presto un accordo sulla chiamata diretta, in quanto, allungandosi ulteriormente i tempi, difficilmente si assisterà ad un regolare avvio del prossimo anno scolastico.

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