Caos Vaccini. A Verona bimbi nido non vaccinati tenuti separati dai compagni, l’ira delle famiglie. Assessore, “strumentalizzazione”
Succede a Verona, uno scontro tra genitori e assessore all’istruzione su presunte discriminazioni subite da bambini non in regola con la presentazione della documentazione sui vaccini. Genitori, “hanno chiesto documentazione il 21 agosto, la data naizonale è il 10 settembre”.
Il comune ha voluto giocare d’anticipo e ha posto al 21 agosto la data per la presentazione della documentazione sui vaccini, per, dice l’assessore Stefano Bertacco, “questioni organizzative visto che i nidi hanno aperto il primo settembre”.
I genitori della associazione Corvelva, il Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni, non ci sta e ha divulgato un documento in cui si denuncia anche la separazione dei bambini non in regola con i documenti dal resto dei compagnetti. “In due casi – ha specificato l’associazione – i bambini sarebbero stati tenuti separati dal resto della classe, ghettizzati anche se sicuramente seguiti amorevolmente; in un caso una madre si è sentita sollecitare il “ritiro” del figlio in tempi brevi poiché non avrebbero potuto dare da mangiare al bambino”.
Inoltre, ad alcune famiglie hanno negato “l’accesso ad alcune strutture di nido comunali poiché non avevano consegnato la documentazione richiesta attestante lo stato vaccinale dei propri figli o la volontà a mezzo raccomandata di intraprendere il percorso vaccinale per chi non fosse in regola”, prima del 10 di settembre.
L’assessore all’istruzione del Comune di Verona, Stefano Bertacco, ha parlato di “strumentalizzazione”. “La richiesta dei documenti entro il 21 agosto – ha precisato Bertacco – è stata fatta solo ed esclusivamente a tutela dei bambini per garantire loro fin dall’inizio dell’anno scolastico una linearità di percorso, che evitasse mutamenti dannosi per il sereno inserimento dei piccoli. ”
Nel testo di risposta alle accuse, pubblicato dall’ANSA, Bertacco non nega che sia avvenuta una separazione dei due gruppi di studenti, ma, precisa, “credo sia opportuno che i veronesi sappiano che i bimbi sono stati accuditi, hanno mangiato e sono stati costantemente seguiti da un operatore come da prassi, e con la sensibilità e accuratezza che ogni giorno caratterizza l’operato del personale dell’Istruzione tanto da portare i nostri servizi a livelli di eccellenza”. “Voglio tranquillizzare tutti che fra i principi educativi del nostro personale non è contemplata la crudeltà” ha concluso Bertacco.